Rapporto Economia 2024 - Lo Jonio

Riprendendo quanto accaduto nel 2023, l’economia globale ad inizio 2024 resta penalizzata da una elevata incertezza sull’evoluzione delle tensioni geo-politiche e si caratterizza per prospettive di crescita moderate.

Come evidenziato da una nota Istat sull’andamento dell’economia italiana nei primi mesi del 2024, il valore aggiunto dell’industria in senso stretto ha mostrato una sostanziale stazionarietà. Il settore dei servizi si è stabilizzato, l’agricoltura ha registrato una contenuta flessione, mentre il comparto delle costruzioni ha continuato a crescere in misura rilevante (unico tra i principali paesi europei), fornendo impulsi positivi all’occupazione e agli investimenti.

I segnali provenienti dalle indagini sul clima di fiducia sono discordanti. A febbraio 2024, la fiducia è peggiorata per le imprese mentre quella dei consumatori ha continuato a crescere, raggiungendo il livello più elevato da giugno 2023.

Dal punto di vista finanziario è chiaramente importante ricordare come la Banca Centrale Europea abbia ridotto i tre tassi di interesse di riferimento di 25 punti base, sulla base di una valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria, ritenendo probabilmente opportuno moderare il grado di restrizione della politica monetaria dopo nove mesi di tassi di interesse invariati.

Dati Confidi

Al termine di Confires, il convegno nazionale dei Confidi tenutosi a Giugno e che si svolge annualmente a Firenze, è emerso come le più recenti aspettative di mercato sui tassi di interesse europei evidenziano una progressiva riduzione nel breve-medio periodo (circa 1,20% di differenziale tra l’attuale tasso a sei mesi e il minimo ipotizzato a fine 2027), ancorché tali aspettative siano andate leggermente raffreddandosi (a inizio 2024 la discesa dei tassi era stata ipotizzata più rapida).

Le PMI italiane, sia garantite dai Confidi che non, finora si sono mostrate complessivamente resilienti alla politica monetaria restrittiva delle BCE, mentre l’impatto sui propri bilanci futuri dipenderà invece da diversi fattori. Tra questi, decisiva sarà la durata dell’orizzonte temporale durante il quale permarranno tassi elevati, specialmente nella componente di breve termine. Se l’incremento dei tassi non sarà persistente e il livello dei tassi a breve si collocherà nell’intorno della soglia attesa dalla BCE (2%-2,50%), le PMI potranno con molta probabilità assorbire i costi dell’incremento grazie alla liquidità accumulata in precedenza. Se invece l’incremento si protrarrà abbastanza a lungo, il calo degli investimenti e il prolungato incremento del costo del servizio del debito potrebbero portare a un periodo di recessione con conseguenti impatti negativi sul tasso di default.

Questo scenario inciderebbe ancor più sulle imprese garantite dai Confidi che sappiamo bene essere meno digitalizzate, meno innovative e meno propense all’internazionalizzazione rispetto alla media delle imprese italiane, ragione per la quale necessitano del costante supporto di intermediari come noi.

Sempre a seguito dei risultati analizzati e presentati durante Confires, si evidenzia come le imprese garantite dai Confidi nel triennio 2021-2023 infatti appaiano mediamente più rischiose rispetto alla media delle imprese affidate. Il tasso di default è mediamente circa 1,5x il tasso medio di default delle imprese affidate in Italia.

Di contro però è opportuno segnalare come, su un campione di Confidi che hanno già avviato alcuni percorsi verso la sostenibilità, le imprese garantite incominciano ad avere una media e buona consapevolezza dei fattori ESG. Ciò per effetto della maggiore focalizzazione sul settore dei servizi (settore più consistente nel portafoglio delle imprese garantite dai confidi, pari al 30% delle imprese attive) che presenta buoni livelli di adeguatezza ESG.

Per quanto riguarda la Digital attitude, come previsto il settore “ICT Media e TLC” ha il miglior score di attitudine digitale (segue “Consulenza e professionisti”). All’apposto invece si posizionano i settori “Agricoltura” e “Trasporti e logistica”.

In questo contesto, i Confidi avranno un ruolo cruciale nel supportare le imprese garantite nei loro percorsi di ripresa economica, sviluppo digitale e sostenibilità. Sarà fondamentale adottare una prospettiva ampia, basata sui dati e su un approccio previsionale. I Confidi dovranno continuare a investire nell'aggiornamento dei sistemi e dei processi di valutazione e di gestione, migliorando così la capacità di analisi delle imprese garantite, potenziata dall’Intelligenza Artificiale e dall'offerta di servizi per sviluppare relazioni più solide.

In linea con queste considerazioni anche INTERFIDI, che da sempre agisce sul mercato sulla base di principi di mutualità e solidarietà, offrendo ai propri Soci servizi di ampliamento della propria capacità di credito, prosegue oggi il proprio percorso di efficientamento e produzione di valore per le PMI, rinnova l’impegno integrando la naturale vocazione alla garanzia al credito con nuovi ambiziosi obiettivi da raggiungere assieme a tutti i Soci:

-           diventare uno snodo cruciale del sostegno finanziario alla crescita dell’impresa

-           stimolare le imprese ad un ricorso consapevole e programmato al credito

-           offrire strumenti per l’accesso alle principali agevolazioni pubbliche

-           migliorare la consapevolezza finanziaria delle PMI con i propri servizi di consulenza

-           offrire un’esperienza di servizio più smart e user friendly, valorizzando Tecnologia e Digitale

Situazione economica del Territorio

Restringendo il campo di osservazione all’ambito territoriale, a Taranto tutto ciò assume contorni e dimensioni ben più preoccupanti. Il contesto locale è infatti fortemente condizionato da tutto quello che oramai da anni riguarda lo stabilimento siderurgico e di conseguenza tutto il comparto dell’indotto, con effetti inevitabili sul livello dei consumi e della propensione alla spesa della città.

Stiamo cercando di sviluppare progetti e idee a sostegno di tutte le realtà imprenditoriali del territorio, non solo quelle direttamente colpite dalla crisi del siderurgico ma guardando oltre e concentrandoci verso altri settori come Agricoltura e Turismo che potrebbero dare, se sostenuti concretamente, un nuovo slancio a tutta la provincia jonica.

Per quanto concerne la nostra attività core, dopo la drastica disintermediazione dovuta all’introduzione del Temporary Framework a seguito della pandemia del 2020, che ha fortemente ridotto il volume delle garanzie prestate, dal 1° gennaio 2024 la riforma del Fondo di Garanzia, ci ha permesso di acquisire nuovamente un ruolo centrale nel processo di erogazione del credito alle imprese, grazie alla possibilità di garantire all’80% le richieste ricevute dalle imprese per qualsiasi finalità (non solo investimento) e assegnatarie di qualsiasi punteggio di Rating mcc da 1 a 4 indistintamente.

Inoltre l’intermediazione del Confidi autorizzato ha permesso alle Banche di elevare le richieste di importo ridotti fino a 80.000€ (in caso di garanzia diretta le banche potrebbero erogare un massimo di 40.000€).

Importante segnalare inoltre il coinvolgimento dei Confidi in qualsiasi nuova disposizione operativa emanata dal Fondo di Garanzia, che solitamente fa seguito a provvedimenti governativi.

La circolare che più ci ha potenzialmente interessato da vicino è certamente la 8/2024 a seguito dell’entrata in vigore della legge n. 28/2024, ovvero l’applicazione delle “Misure per il sostegno e l’accesso alla liquidità delle piccole e medie imprese che forniscono beni e servizi a imprese strategiche ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria” previste dall’art. 1, D.L. n. 9/2024, pubblicato nella G.U. n. 27 del 2 febbraio 2024 e successivamente abrogato dalla legge n. 28/2024.

Interfidi potrebbe dunque aiutare e sostenere le imprese dell’indotto coinvolte da quanto accaduto ad Arcelor Mittal prima e Acciaierie d’Italia poi, fermo restando però l’obbligo previsto dai regolamenti aziendali e dagli Organi di Controllo di verificare attentamente i dati andamentali e comportamentali quali segnalazioni e verifiche degli esponenti aziendali e i dati centrale rischi e l’andamento di alcuni degli eventi monitorati dagli istituti di credito per rilevare una possibile perdita di equilibrio economico-finanziario, come ad esempio i debiti scaduti nei confronti dei dipendenti e/o tributari e previdenziali.

Nel complesso Interfidi ha quindi riscoperto e rinnovato la propria funzione di prossimità facendosi facilitatore dell’introduzione in azienda di nuovi strumenti e di nuove politiche gestionali che permettano agli imprenditori di cogliere le opportunità offerte dalla tecnologia e di rispondere in maniera adeguata alle trasformazioni dell’economia.

Forti della collaborazione sempre più viva con la Bcc di

San Marzano, stiamo proponendo prodotti interessanti in termini di costi e di tassi di interesse nelle principali forme tecniche previste (sul sito internet www.interfidi.eu è possibile trovare maggiori dettagli), in particolar modo nella forma dell’anticipazione di fatture salvo buon fine e grazie alla partnership di rete con uno dei maggiori Confidi maggiori nazionali, Confeserfidi, saremo tra i Consorzi che gestiranno il Fondo di Garanzia PR 2021-2027 finalizzato alla concessione di garanzie mutualistiche a favore di Micro, Piccole e Medie Imprese socie (PMI), nonché di liberi professionisti.

Mantenendo sempre ben saldo e centrale il ruolo di Garante del credito, proprio per rafforzare quel senso mutualistico che ci caratterizza, Interfidi sta insomma impostando il proprio modello organizzativo proponendosi come una sorta di piccolo hub della consulenza finanziaria, in grado di offrire un servizio di mentorship per gli imprenditori e di contribuire a diffondere cultura gestionale e finanziaria.