Intervista Cosmopolismedia

Intervista a Riccardo D’Elia, Responsabile dell’Area Fidi e Marketing di Interfidi Scarl, che ci spiega i punti di forza della misura Por Puglia a sostegno dell’imprenditoria

 Aumenti dei costi energetici e delle materie prime, inflazione, sospensione della cessione dei crediti derivanti da superbonus: l’Italia attraversa un momento storico molto critico, con conseguenti ripercussioni in ogni ambito, incluso quello imprenditoriale.

Se da un lato, infatti, cresce sempre più la richiesta di liquidità da parte delle aziende, dall’altro la contrazione dell’offerta da parte del sistema bancario spesso non è in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze degli imprenditori.

Ne parliamo con Riccardo D’Elia, Responsabile dell’Area Fidi e Marketing di Interfidi Scarl.

Dott. D’Elia, qual è il ruolo dei Confidi all’interno di questo delicato e complesso panorama?

L’attuale scenario nazionale e internazionale ci impone di affrontare quotidianamente questioni importanti e incerte: dall’assetto del mercato bancario all’efficacia delle politiche pubbliche e alle conseguenze sul bilancio dello Stato dei fondi stanziati, dall’avvento delle nuove tecnologie all’effetto di tutto questo sull’offerta di credito alle piccole imprese.

Tutte tematiche che inevitabilmente toccano da vicino anche il ruolo dei Confidi.

In questa fase delicatissima il Confidi può essere considerato infatti non solo quale intermediario del credito ma soggetto responsabile del confronto tra sistema bancario e imprese, aiutandole e affiancandole nel raggiungimento dell’obiettivo di ottenere la liquidità richiesta e soprattutto di sviluppare investimenti che siano sostenibili rispetto alla dimensione dell’impresa.

Qual è il ruolo dei Confidi all’interno del sistema impresa?

Le imprese, in particolare quelle più piccole, dovrebbero essere le vere beneficiarie delle misure delle politiche pubbliche. Sono da sempre alla base del nostro sistema produttivo, perché costituiscono l’espressione economica e sociale delle singole realtà territoriali italiane.

Il continuo rialzo dei tassi e del costo del denaro, a livelli tali che non si verificavano da almeno un decennio, hanno posto al centro dell’attenzione il tema dei nuovi incentivi pubblici a disposizione delle micro e piccole imprese del territorio. Stanno, tuttavia, cambiando le modalità di accesso al credito e le imprese dovranno sempre più misurarsi con la necessità di prevedere i propri flussi di cassa futuri e, in prospettiva, integrare i dati trasmessi al sistema bancario con aspetti legati alla sostenibilità della propria attività. Allo stesso tempo, anche l’accesso a contributi ed incentivi pubblici richiede programmazione e supporto specialistico.

 

Ma le esigenze di queste stesse piccole imprese oggi rischiano di passare in secondo piano a causa di un sistema finanziario che guarda in un’altra direzione. Il Fondo di Garanzia per le PMI è stato uno strumento fondamentale finora e deve continuare a esserlo e di conseguenza anche i Confidi possono e devono essere considerati utili nel supportare le piccole imprese in queste particolari condizioni.

 

Parliamo del vostro impegno concreto nel sostegno alle imprese

Interfidi si è sempre posta al centro delle relazioni tra banche e le imprese, generando valore e supportando queste ultime nel loro percorso di crescita. Sono oramai decennali le convenzioni con i più importanti istituti di credito territoriali come Bcc San Marzano e Banca di Taranto con le quali riusciamo a dare, alle nostre consorziate, tassi e condizioni di mercato favorevoli, grazie al proprio patrimonio e ad una robusta rete di relazioni.

Inoltre a partire dal 2018, coerentemente con gli orientamenti comunitari e con la strategia che la Regione Puglia ha adottato con particolare successo nella predisposizione ed attuazione di un articolato sistema di aiuti a finalità regionale, grazie al contratto di rete in essere con Confeserfidi, Confidi cosiddetto “maggiore” e vigilato da Banca d’Italia, siamo stati assegnatari delle risorse messe a disposizione delle PMI operanti sul territorio pugliese dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, POR Puglia FESR-FSE 2014-2020.

In pratica forniamo una garanzia a favore del cliente e verso le Banche pari all’80% del finanziamento erogato, per tutte le PMI che operano in Puglia (di tutti i settori ad eccezione della pesca e acquacoltura, della produzione primaria di prodotti agricoli, attività connesse all’esportazione in Paesi terzi, settore carboniero, acquisto trasmette trasporto merci su strada) ed i professionisti, attuando poi una controgaranzia con il Medio Credito Centrale.

Il nostro obiettivo principale dunque resta quello di fare da tramite tra le imprese e gli istituti bancari, facilitando l’accesso al credito con rilascio della nostra garanzia a copertura quasi totale della somma richiesta, riducendo la richiesta di ulteriori garanzie da parte degli istituti di credito.

In cosa consistono precisamente i fondi Por Puglia?

Posso spiegare dettagliatamente le garanzie che offrono:

·         Garanzia su prestiti finalizzati agli investimenti, l’importo garantito dei prestiti sottesi non deve superare 1.500.000,00 € per impresa. Detto importo si riduce a 750.000,00 euro per le imprese attive nel settore dei trasporti.

·         Garanzia su prestiti finalizzati all’attivo circolante (pagamento a fornitore, scorte di materie prime e prodotti finiti, contratto di credito edilizio per costruzioni, anticipo export-import, anticipo fatture, anticipo contratti, salvo buon fine), l’importo garantito dei prestiti sottesi non deve superare 800.000,00 euro per impresa. Detto importo si riduce a 400.000,00 euro per le imprese attive nel settore dei trasporti.

·         Garanzia su prestiti finalizzati all’aumento di capitale, l’importo garantito dei prestiti sottesi non deve superare 1.000.000,00 euro per impresa. Detto importo si riduce a 500.000,00 euro per le imprese attive nel settore dei trasporti.

Cosa devono fare le aziende per accedere ai fondi?

Le aziende interessate presentano richiesta direttamente al Confidi, per la compilazione della domanda e della modulistica necessaria, nonché per la consegna della documentazione accessoria. Successivamente verifichiamo il rispetto della normativa di riferimento, anche in relazione ai requisiti dimensionali ed al limite incentivabile (“de minimis”), la fattibilità e la sostenibilità dell’operazione oltre che i parametri economico/finanziari e reputazionali dell’impresa.

Se la richiesta è ritenuta ammissibile, viene inoltrata alle banche per l’istruttoria relativa al finanziamento. Dopo la concessione del prestito, il Confidi attiva la garanzia che può coprire come detto fino all’80% dell’investimento.

Vorrei concludere aggiungendo che il nostro staff è disponibile a fornire tutte le informazioni necessarie alle imprese o ai professionisti interessati a questa misura e ad effettuare una consulenza e una prefattibilità dell’operazione ovviamente in maniera del tutto gratuita. Siamo aperti dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 17.00 in viale Virgilio 35 a Taranto.