Dal sito Cosmopolis.media del 23 Novembre 2023

Affidabilità creditizia: lo sviluppo economico del Paese passa anche da qui, dal momento che la capacità delle imprese italiane di ottenere crediti e rimborsarli entro i tempi previsti è fondamentale nel determinare il successo o il fallimento del tessuto imprenditoriale del territorio, influenzandone anche la possibilità di innovarsi e migliorarsi nel tempo.

Esistono, però, società nate con lo scopo di fornire un aiuto concreto alle aziende che devono districarsi nelle relazioni con le banche, contribuendo a promuovere il potenziamento del sistema produttivo territoriale.

Ne è un esempio il Consorzio Interfidi Taranto, da sempre al centro di queste relazioni tra banche e imprese nel delicato e importante ruolo di intermediario, in costante aggiornamento sulle dinamiche, spesso soggette ad evoluzioni, che regolano i rapporti reciproci.

Per capire, infatti, quali sono i nuovi metodi di valutazione delle imprese nel processo di accesso al credito abbiamo intervistato Riccardo D’Elia, Responsabile dell’Area Fidi e Marketing di Interfidi Scarl.

Dott. D’Elia, quali sono le procedure e i parametri a cui le banche fanno riferimento per la valutazione del cosiddetto “merito creditizio” di un’impresa?

Sono state da poco pubblicate le Linee Guida dell’Autorità Bancaria Europea relative alla concessione e al monitoraggio dei prestiti, nonché la nuova filosofia alla base del Codice della Crisi, che pongono al centro dell’attenzione la necessità di un’adeguata informativa da parte dell’impresa, oltre che economico-finanziaria, sempre più qualitativa e soprattutto prospettica.

Qual è il vostro ruolo nell’ambito del rapporto banca-impresa?

Interfidi, per sua missione, si pone da sempre al centro della relazione tra banca e impresa ed inevitabilmente innova e perfeziona le modalità con cui da un lato assiste le aziende nella ricerca della migliore soluzione per ciascuna specifica richiesta, dall’altro si allinea alle procedure e ai parametri a cui le banche fanno riferimento per la valutazione del merito creditizio delle stesse e con particolare attenzione alla tipologia e alla concretezza degli investimenti da sostenere.

Quali sono i requisiti che un’impresa deve necessariamente possedere per essere giudicata affidabile dagli istituti bancari?

Ciascuna conforme alla propria dimensione, con piena coscienza dei propri obiettivi ma anche dei propri mezzi, le realtà imprenditoriali devono comunque tutte strutturarsi per pianificare e programmare al meglio le proprie attività “mettendo a posto” i propri conti e i propri bilanci, al di là del rispetto degli adempimenti previsti dal regime fiscale ma soprattutto per mantenere nel tempo un buon livello di affidabilità creditizia.

Quanto detto ovviamente è quello che cerchiamo di far comprendere a tutte le tipologie di imprese con cui ci interfacciamo quotidianamente, dalla start-up giovanili fino alle imprese più strutturate.

E per poter analizzare e comprendere più a fondo le stesse imprese, abbiamo per esempio ampliato la nostra “check-list” documentale, facendoci fornire non soltanto documenti di natura contabile e fiscale utili a determinare le dimensioni e i risultati ottenuti ma anche informazioni relative ad estratti conto, fatture e pagamenti che possano darci indicazioni più precise, indispensabili per effettuare un’attenta analisi della capacità dell’impresa di generare reddito e flussi di cassa.

Questo comporta, di conseguenza, un aumento delle informazioni che l’impresa deve fornire alla banca

Assolutamente sì. Senza approfondire le tematiche Esg (environmental, social, governance), è chiaro che di fatto aumentano le informazioni che l’impresa, a prescindere dalle dimensioni, dovrà fornire all’istituto di credito e intermediari vari come ad esempio i Confidi e serve quindi un cambio culturale dove sarà determinante il ruolo giocato dai professionisti che affiancano l’impresa come consulenti e commercialisti.

Qual è il consiglio che date alle imprese che decidono di affidarsi a voi?

Quello che suggeriamo è di procedere sempre ad un’autovalutazione ricorrendo al modello elaborato dal Fondo di garanzia per il calcolo della probabilità di inadempimento dei soggetti beneficiari, operazione alla base anche della nostra fase di istruttoria.

È necessaria insomma una visione forward-looking e un controllo costante dei risultati aziendali, che richiede a tutti gli imprenditori l’elaborazione di bilanci periodici, budget e business plan.

Risulta dunque evidente come l’attenzione delle banche si sta pian piano spostando su quello che le imprese saranno effettivamente capaci di fare nel prossimo futuro, anche in termini di capacità manageriali dei soggetti oltre che di progettualità, ma resta sempre un elemento imprescindibile la valutazione delle garanzie patrimoniali e il valore di quelle apposte dai Confidi, in moltissimi casi addirittura condizione essenziale per l’accesso al credito.

Da verificare attentamente restano inoltre i dati andamentali e comportamentali, quali segnalazioni e verifiche degli esponenti aziendali, i dati provenienti dalla Centrale Rischi e l’andamento di alcuni degli eventi monitorati dagli istituti di credito per rilevare una possibile perdita di equilibrio economico-finanziario, tra i quali rientrano i debiti scaduti nei confronti dei dipendenti e/o tributari e previdenziali.

Come vi state attrezzando per far fronte a questo “cambio culturale”?

Ci stiamo dotando di strumenti e metodi di valutazione sempre più al passo con le nuove linee guida internazionali e con le componenti tecnologiche applicate al settore sempre con un occhio attento a quella che è la realtà del territorio, di chi vi opera e delle reali esigenze a cui si va incontro.

Proprio per questo stiamo rafforzando il ruolo di Garante nelle operazioni di finanziamento erogate dalle banche del territorio grazie all’accreditamento del Medio Credito Centrale (quest’anno tra l’altro abbiamo ricevuto un punteggio di rating maggiore), facilitando l’accesso al credito anche per imprese appena costituite oltre che garantire la banca fino al’80% della somma erogata. E’ prossima la presentazione di nuovi prodotti dedicati alle start-up e al mondo dell’agricoltura che, grazie a convenzioni che stiamo definendo proprio in questi giorni, permetteranno alle nostre imprese socie di ottenere mutui in tempi più brevi e a condizioni e tassi più agevoli.

Continua inoltre la collaborazione con il nostro partner di rete Confeserfidi, con cui relativamente al mondo dei servizi, stiamo continuando ad assistere non solo le imprese joniche ma anche quelle di tutto il territorio nazionale mediante la gestione di pratiche di fideiussioni commerciali o per partecipazione a bandi, attestazioni di capacità organizzativa e solidità finanziaria e collocamento di prodotti finanziari provenienti dalle fintech.

Confeserfidi, inoltre, è partita con un nuovo progetto che lo vede erogatore e garante per operazioni di finanziamento con altri due confidi, ConfidiCoop Marche e Garanzia Etica.

Ci spieghi di cosa si tratta

CresciConNoi, questo il nome del prodotto, è relativo a finanziamenti che si rivolgono alle PMI italiane e ai liberi professionisti erogati direttamente dai tre Confidi, della durata massima di 66 mesi comprensivi di preammortamento, con un importo variabile da 25.000 euro a 590.000 euro, sempre supportati dalla garanzia Confidi e dalla controgaranzia di MCC.

L’intero ciclo di vita dell’operazione – dall’inserimento della richiesta fino alla cartolarizzazione – è supportato e gestito end-to-end tramite la piattaforma fintech di CrescItalia, che consente a tutti gli attori coinvolti (reti di mediazione, investitori, Confidi, banche e MCC) di interagire in tempo reale, rendendo il processo snello, rapido e totalmente dematerializzato.

Cosa direste ad un’azienda che sta valutando se affidarsi a voi?

Come sempre rinnoviamo l’invito a contattarci per ricevere tutte le informazioni necessarie ed ottenere una consulenza o una prefattibilità ovviamente in maniera del tutto gratuita.

Siamo aperti dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 17.00 in viale Virgilio 35 a Taranto, per ulteriori informazioni è possibile anche consultare il sito www.consorziointerfidi.it