Convention Fedart 2022

Si è tenuta a Roma il 17 Novembre l'annuale Convention di Fedart Fidi, la federazione che accompagna 560mila aziende nei rapporti con il mondo delle banche e che rappresenta circa il 60% delle garanzie dei Confidi per artigiani e piccole imprese e quasi l'80% del credito diretto, a cui Interfidi è associata dal 2017 e che ha partecipato nella persona del Presidente Dott. Michele Dioguardi.

Nuove regole ed un nuovo rapporto con il sistema pubblico di garanzie che consenta alle imprese un acceso al credito maggiore, più rapido ed in linea con i tempi è quanto chiede in sintesi la Federazione.

La convention è stata aperta dal viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto e dal saluto dei vertici delle associazioni artigiane. Alla relazione introduttiva del presidente Fedart Fabrizio Campaioli è seguito un dibattito con esponenti dei partiti sulle prospettive del mercato dei Confidi. A loro Campaioli ha chiesto nuove regole, ancora più necessarie dopo la fase emergenziale legata alla pandemia.

"I Confidi sono regolati da una legge datata da una legge di vent'anni fa perciò c'è la necessità di dargli un vestito legislativo in modo che possano liberare tutte le potenziali forze che i confidi adesso danno. Fra l'altro un tema importantissimo: la nostra è un'informazione e una formazione e una consulenza ma poi diventa un'educazione finanziaria per tutti i nostri clienti. Che poi non sono clienti ma sono soci".

“I Confidi diventino i reali intermediatori finanziari tra il sistema del credito e le Pmi nazionali, rimaste orfane delle banche territoriali, affiancando al settore delle garanzie mutualistiche una molteplicità di servizi che vanno dalla consulenza al settore delle agevolazioni pubbliche e del Pnrr. Insomma un’evoluzione resa necessaria dal mutamento delle condizioni del Credito, che hanno vieppiú penalizzato le piccole e micro imprese del Paese” ha aggiunto il deputato di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi.

Da regolare, in particolare, il rapporto col sistema di garanzie del Fondo centrale come spiega il vicepresidente di Fedart Giacomo Cioni: "La garanzia pubblica ha avuto un ruolo determinante specialmente negli ultimi due anni ha di fatto accantonato la garanzia privata andando a dare un 100% nel momento del covid 19 a tutte quelle imprese che necessitavano di un aiuto immediato e fortemente garantito".

"Chiaramente dobbiamo trovare una coesistenza per far sì che i soldi pubblici riescano ad avere un effetto leva e raggiungere il più alto numero di imprese possibile. Appunto una complementarietà tra quella che è la garanzia pubblica e quella che è la garanzia privata" ha aggiunto "Noi auspichiamo appunto di riuscire a trovare una giusta proporzione tra fondo centrale e opera dei Confidi".

Diventa dunque fondamentale raggiungere un nuovo quadro normativo, costruito con la massima condivisione tra tutti i soggetti coinvolti, sia istituzionali che politici, al fine di ottenere i seguenti obiettivi:

1. Razionalizzare e rendere più efficiente l'intero sistema della garanzia mutualistica;

2. Innalzare lo "standing reputazionale" del sistema confidi, avviando il superamento della doppia categoria di confidi vigilati e i cosiddetti minori

3. Rafforzare il principio della complementarietà tra garanzia pubblica e mutualistica, rendendo più efficiente l'impiego delle risorse pubbliche e generando un maggior effetto leva a beneficio sia delle pmi che del sistema bancario.

4. Mantenere il concetto di prevalenza della garanzia, modificandone il criterio di determinazione, legandolo solo al parametro patrimoniale.